A chiunque passasse per Cusco, consiglio di andare a trovare Vittoria che riserva un'accoglienza "alla buona", di quelle da farti sentire a casa dopo 5 minuti. Soldi spesi bene quelli nel suo albergo, ad aiutare il progetto CAITH (Centro di appoggio integrale per le lavoratrici domestiche). Mentre ero li ho conosciuto anche Bridgette una terapista comportamentale canadese che lavora in tutto il mondo (Kuwait, Bangladesh, Monaco, Canada, Arabia Saudita...) nella cura dell'autismo. Incontro molto interessante, sia per la modalità di lavoro che la porta a essere chiamata un po' da ogni parte del pianeta, e poi per la passione con cui raccontava ad esempio dell'ottima impressione che le aveva lasciato una collega di Lima di cui aveva osservato il lavoro nelle settimane precedenti. Se passa dalle mie parti ha già i riferimenti di AXIA, se vuole venire a vedere cosa facciamo noi. Il giorno di riposo a Cusco l'ho passato andando in visita a Moray, un sito Inca a qualche decina di Km da Cusco. Diciamo che mi sono piaciute di più le saline e la bella passeggiata a piedi per arrivarci. Poi dopo 20 giorni avevo voglia di salire sui bus locali.
Prima di partire decido che è ora di rendere meno austera e più simpatica Bomba e varo uno storico cambio di look... Dopo un giorno di stop le gambe già fremevano e da Cusco al passo La Raya (4300 mt.) è stata una dolce salita che mi ha portato sull'altopiano a 3900 mt. Qui cambia tutto, la strada diventa un rettilineo infinito che segue le sinuosità della montagna La velocità aumenta e anche i kilometri percorsi. Mi muovo sulla mappa come una scheggia, a differenza delle centinaia di kilometri macinati su e giù per le montagne che si traducevano in pochi cm sulla mappa. Cambia il tempo, che qui sull'altopiano è terso, senza una nuvola, con un sole cocente ed un aria fresca che mitiga la cottura. Si pedala ben coperti, specie alla mattina quando la temperatura si aggira attorno ai 10°C.
Pedalando sull'altopiano il 2 di Novembre trovo cimiteri affollati. La cerimonia qui è del tutto particolare. Le famiglie si riuniscono sulla tomba del defunto e la coprono con tutto quello che a lui piaceva quando era in vita. Poi si fermano a mangiare e bere insieme nel ricordo di chi noon c'è più.
Ieri mentre pedalavo di buona lena, a Juliaca un signore mi dice "el tu amigo està adelante"... Capisco subito che davanti a me ci deve essere un altro ciclista e aumento la frequenza. Lo vedo in lontananza ma pedala alla grande, tanto che lo raggiungo dopo una decina di kilometri. E' Matt Kelly (www.pedalpanam.com) che, partito dall'Alaska ha un itinerario un po' ingarbugliato a causa dell'arrivo di un amico in Sudamerica e dell'organizzazione dell'incontro che non è esattamente sulla sua rotta.
All'ultima salita verso Puno, lo vedo sparire davanti a me. Con già 130 Km nelle gambe non ce la faccio a stargli dietro, poi la ruota posteriore sfrega e va regolata, quindi stancamente arrivo in fondo alla salita e piombo su una festante Puno che celebra il 4 di Novembre l'anniversario della fondazione della città. Mi trovo un bell'alberghetto con la connessione wi-fi per riposarmi un giorno. Ieri sera mi sono trovato il consueto ristorante vegetariano per una mangiatina e poi ho assistito alla sfilata dei diversi gruppi folkloristici in città. Oggi invece mi sono svegliato all'alba e dopo colazione ho portato Bomba dal dottore. E' stato un mago nel centrarmi la ruota posteriore attarverso un lento lavoro di regolazione dei raggi. Aveva una pompa che in qualche modo abbiamo regolato perchè funzionasse sulle mie camere d'aria, e poi colpo di magia, ha costruito da un vecchio "coprolino" di una camera d'aria, un adattatore per le mie camer in maniera che ora posso gonfiare le ruote ad ogni distributore!!!!!
Me ne sono tornato tutto tronfio all'albergo e sono ripartito per il porto per vedere di andare a farmi un giro in barca. Sono andato a visitare le isole galleggianti di Uros, costruite con una tecnica ingegnosa con le radici e la pianta di totora.
Domani si parte in direzione Bolivia, mancano solo 140 Km all'uscita dal Peru, che tanto mi sta dando.
Nel frattempo dopo le interviste di Abancay (qui sotto c'è la prima che ho fatto), è uscito un articolo su "un ciclista italiano :-)" sul quotidiano di Cusco
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Ciao Fratellone mio...!
RispondiEliminaChe bello leggerti,vedere le foto...e sopratutto l'intervista...wow...sono fiera di te...!!!
Ti seguiamo sempre,ogni giorno...Buona strada..e alla prossima...un bacione da Melly,Davide,Polly,Kikka,Lilly e Topi...Miauuuu Bauuuu
che dire...l'esperienza che stai facendo altro non è che la concretizzazione di un desiderio che ti sei coltivato fino a che non è diventato realtà, non è altro che ciò che ti meriti, la dimostrazione che con l'impegno il volere diventa potere....dai che siamo tutti con te!!!!!(io poi arrivooooo!!!!;-))
RispondiEliminaPura vida Marco.
RispondiEliminaMuy buena la entrevista me gusto mucho. De verdad que si no hubieras hecho este recorrido por Amèrica del Sur para llamar la atención y fijarla en el pueblo Saharawi, muchos no sabríamos nada de ese olvidado pueblo, te felicito por levantar la voz de la libertad. Adelante mi amigo, con esta gran causa. Un abrazo desde Costa Rica. Marco.
Grande Vekkio, e chi ti ferma piu' adesso....anche se devo dire che sei piu' bravo come fotografo che come ciclista!!! hahahahah!!!! a parte gli scherzi i giorni passano e continui a macinare km, ma dalle tue foto e dalle tue espressioni sembrerebbe che tu debba ancora iniziare questa avventura, non fai trapelare neanche un po' di stanchezza....anzi noto nel tuo volto e nei tuoi occhi quella gioia e soddisfazione come quella che ha un bambino davanti un gelato o una bella pizza!!! L'unica cosa negativa e' che io sono dietro una scrivania invece di essere al tuo fianco a godermi quello spettacolo che la natura ti sta offrendo!!! At Salut Labi
RispondiEliminahey ombre!Gianluca ci tiene a salutarti e dirti che anche lui tiene sempre la bc a vista quando è in viaggio ma se la lascia perchè ha bisogno di far qualcos'altro scombina tutti cambi da ferma in modo che se qualcuno prova a salire alla prima pedalata la bc si inchioda....mi sembra un consiglio che può "far buono!!!"Te lo riporto io perchè lui nn riesce a lasciarti il msg nel blog!ADELANTE ANDELANTE!!!!!!!
RispondiEliminaBela vecchio, hai visto bene, qui tutte le mattine ci si sveglia presto e col sorriso per quello che questa avventura mi sta dando e mi dara', poi io e te un latro giretto in bici ce lo faremo. Il consiglio lo prendo volentieri, ma ho fatto meglio, ho acquistato un lucchetto (il mio l'ho "inspiagabilmente perso"). La lego e la appoggio per terra. Se riesacono cosi' gli faccio un applauso.... Bueno Marco, me felicito que te gusto' la entrevista, es importante hablar de este pueblo pero tengo que decirte que es un poco extrano hacerlo aqui ;-)
RispondiEliminaUn saluto alla sorellina e allo zoo (Davide compreso hihihi)
Ehi pellegrino continuiamo a seguirti con grandissimo interesse e gioia...mi sa tanto che dal tuo viaggio ci salta fuori un bel librino da pubblicare. Non sappiamo dirti a quali immensi livelli è arrivata la nostra invidia...un'avventura davvero fichissima.
RispondiEliminaOrmai tutti i miei allievi di yoga seguono le tue avventure con grande entusiasmo e sei argomento di favolose chiacchiere serali. Siamo tutti con te. PEDALA PEDALA PEDALA un abbraccio annalisa stefano
ehi ciccio non ti montare la testa dopo le interviste e gli articoli sul giornale :)). Sei un po' dimagrito ma comunque in splendida forma, mi raccomando occhio a bomba ( bello il nuovo look )
RispondiEliminaun abbracci catia e nonna ( mi ha chiesto se hai bisogno di maglie di lana , ha paura che patisci freddo ;) )